Da Adelaide a Darwin: un'avventura nel cuore rosso dell'Australia

Adelaide è una città particolarmente elegante, che ricorda lo stile di una città europea. Mentre molte delle città della costa orientale del paese (soprattutto Brisbane e Gold City) presentano la tipica atmosfera vivace delle località balneari, Adelaide, pur essendo rilassata, ha quel pizzico di raffinatezza coloniale vecchio stile. Consigliamo di dedicare qualche giorno alla visita della città: appena inizierai a guardarti intorno scoprirai che ad Adelaide ci sono un sacco di cose da fare.
 
Adelaide
Probabilmente mangiare qualcosa è il modo migliore di conoscere una città.  Ad Adelaide, il posto migliore per iniziare è senz'altro Gouger Street. In questa zona dedicata ai ristoranti si trovano diversi locali di livello internazionale, ma i buongustai più esigenti possono gustare dell'ottima cucina cinese oltre a tutta una serie di cucine da tutto il mondo. Già solo una passeggiatina serale lungo Gouger Street, con i suoi profumini deliziosi, è di per se un piacere e, una volta scoperto, sarà impossibile resistere al fascino di questo posto.
 
Se fa bel tempo, una gita alla spiaggia di Glenelg è praticamente d'obbligo. A soli 12 km dal centro di Adelaide, Glenelg è nota per le sue spiagge di sabbia bianca e per i delfini che giocano al largo. C'è la possibilità comunque di fare di molto di più che semplicemente osservarli da lontano, a Glenelg si può nuotare tra i delfini. Diverse agenzie a Glenelg offrono delle crociere per osservare e nuotare con i delfini, quindi informati in anticipo per trovare quella che fa per te - è un'occasione da non perdere!
 
Se viaggi con bambini ci sono due principali attrazioni da prendere in considerazione, entrambe legate alla fauna selvatica: lo Zoo di Adelaide e il Monarto Open Range Zoo. Lo Zoo di Adelaide è l'opzione più semplice, a soli 10 minuti dal centro. Ospita più di 1800 animali, tra cui l'adorabile panda gigante, e tra i tanti animali da vedere e le numerose cose da fare i più piccini avranno sicuramente l'imbarazzo della scelta.
Se invece sei disposto a spostarti, ti aspetta un'esperienza completamente diversa. A 50 minuti da Adelaide si trova il Monarto Zoo, lo zoo safari più grande ti tutta l'Australia. Dalle piattaforme di osservazione appositamente costruite - per permetterti di guardare senza disturbare gli animali -  potrai osservare sia gli animali nativi dell'Australia che le specie africane più rappresentative. E sei bimbi vogliono avvicinarsi di più, ci sono tantissime opportunità per vedere più da vicino giraffe, leoni, ghepardi e altri animali ancora.
 
In Gouger Street si trovano molti dei migliori ristoranti internazionali di Adelaide, ma il Central Market (il Mercato centrale di Adelaide) è pronto ad offrire un punto di vista alternativo sulla gastronomia.  Dire che si tratti di una delle attrazioni più popolari di Adelaide significherebbe minimizzare un bel po': il mercato è il luogo più frequentato dell'Australia Meridionale, con più di 8 milioni di visitatori all'anno.  Più di 80 venditori che offrono prodotti freschi locali, pesce, carne, pollame, formaggi e prelibatezze da intenditori a tutti coloro che decidono di entrare nell'edificio che lo ospita. Anche alcuni dei ristoranti e dei locali più popolari di Adelaide si trovano qui - il luogo ideale per un gustoso brunch o anche per fare pranzo. Inoltre si trova in pieno centro città ed è ben servito dai mezzi pubblici, quindi raggiungibile molto facilmente. Il mercato di solito è aperto da martedì a sabato e rimane aperto più a lungo della maggioranza degli altri mercati. Basta fare attenzione solo di sabato, quando chiude un po' prima, alle 15:00.
 
Per chi invece ha un debole per i dolci, ad Adelaide c'è un posto assolutamente da non perdere: la fabbrica di Haigh's Chocolates, uno dei migliori produttori di cioccolato di tutta l'Australia, si trova proprio ad Adelaide. Una visita guidata permette di apprezzare le capacità artigianali all'opera dietro le quinte per creare prodotti così straordinari, e ovviamente è compresa una gustosissima degustazione. Le visite sono gratuite e davvero molto popolari, quindi conviene prenotare in anticipo per essere sicuri di  non perdersi questo luogo squisito. Il centro visitatori di Haigh's si trova proprio ai margini della zona dei parchi di Adelaide, a sud rispetto al centro.
 
Adelaide si trova anche molto vicino ad una delle migliori zone vinicole australiane. Se riesci ad organizzarti con un conducente che non beva, prima di partire per Port Augusta puoi permetterti di passare per la Barossa Valley per qualche degustazione. Altrimenti ci sono tantissime agenzie che organizzano dei tour di questa regione vinicola, pronte a liberarti dell'incombenza della guida per permetterti di conoscere la regione al meglio. Lo shiraz è il vino dell'Australia Meridionale più rinomato al mondo, quindi non mancare di provarlo anche se magari non è la tua varietà preferita.
 
In viaggio per Port Augusta
Tra Adelaide e Port Augusta il tragitto attraversa diverse piccole cittadine ma la maggioranza dei viaggiatori decide di farlo tutto in una tirata, tre ore e mezzo non stop, salvo soste per fare rifornimento di carburante o di generi alimentari. In ogni caso guarda verso destra mentre passi per Lochiel per riuscire a scorgere l'equivalente locale di 'Loch Ness',che forse proprio in quel momento sta spuntando dalla superficie del lago salato di colore rosa..
 
Se non vedi l'ora di provare i selvaggi spazi aperti dell'Australia, esci dalla A1 in direzione est circa mezz'ora prima di arrivare a Port Augusta e ti troverai nel bel mezzo del Mount Remarkable National Park. È una località molto popolare per fare escursioni nel bush e il periodo migliore è in primavera o in autunno. L'estesa rete di sentieri ti accompagnerà tra macchie di eucalipti rossi, boschi verdeggianti e gole di quarzite e se stai ben attento potrai scorgere emu, canguri grigi occidentali ed echidna che scorrazzano a piacere per il parco. Le tariffe per i camping nel Mount Remarkable National Park di solito si pagano online, quindi assicurati di prenotare e pagare per tempo. Una volta lasciato il Mount Remarkable, in meno di 40 minuti di strada si arriva alla tua destinazione finale di questa tappa, Port Augusta, una città di 'frontiera'.

Questa tappa del tuo viaggio è il tuo battesimo nell'Outback australiano. Fino a questo momento infatti il percorso ha seguito il profilo della costa, ma una volta lasciata Port Augusta ti aspetta l'arido entroterra australiano. In molti degli itinerari di Motorhome Republic il tempo di percorrenza di ciascuna tappa è di circa quattro ore, così da poter essere completata in una giornata, ma questo itinerario fa eccezione. Quindi accendi la tua musica preferita e mettiti comodo mentre percorri tranquillamente i lunghi tratti di deserto australiano.
 
Port Augusta
Per un bel pezzo, questo sarà l'ultimo grande avamposto civilizzato che attraverserai, quindi adesso è il momento di fare rifornimento di tutti i generi di prima necessità di cui potrai avere bisogno durante il tuo viaggio in direzione nord. Per quanto riguarda l'acqua, tutto dipende dal periodo dell'anno in cui sei in viaggio, ma probabilmente te ne servirà molta di più di quello che pensi: quando fa molto caldo, almeno 10 l al giorno per persona, e anche se il clima è più fresco non te ne servirà molta di meno. Questo è un fattore fondamentale per viaggiare nell'Outback. Inoltre nel cuore rosso dell'Australia la copertura del segnale cellulare è piuttosto limitata, quindi se hai bisogno di rimanere sempre connesso forse ti conviene noleggiare un telefono satellitare. Se viaggi in inverno, tieni in considerazione che di notte può fare davvero freddo, quindi per stare meglio portati dei buoni sacchi a pelo. Comunque Port Augusta è molto più di una sosta di tipo logistico: prima di partire per il nord vale la pena di visitare la città e i dintorni, ne rimarrai piacevolmente sorpreso.
 
Il Wadlata Outback Centre è il luogo perfetto per un assaggio di quello che ti aspetta, sia per gli adulti che per i bambini. L'attrazione senza dubbio più popolare è il Tunnel of Time (la Galleria del tempo). Entra nelle fauci di Max, un Megalania (una gigantesca lucertola squartatrice ormai estinta) per un viaggio che va dalla comparsa in epoche remote dei Montri Flinders fino ad oggi. Il Tunnel of Time è più grande di quello che sembra e c'è così tanto da vedere che probabilmente dovrai tornarci più volte, ma con il 'Pass Out' assolutamente non è un problema - per le entrate successive non dovrai pagare niente. Wadlata è anche un centro informazioni per i visitatori, il luogo ideale per scoprire cos'altro offre Port Augusta o per prenotare delle visite organizzate.
 
Un ritorno al passato decisamente più concreto è un giro sulla Pichi Richi Railway, un tratto di ferrovia ben conservato da Port Augusta a Quorn. Le locomotive a vapore e i vagoni risalenti agli anni '20 del secolo scorso ti aspettano e in un attimo sarai in un'altra epoca. Puoi scegliere tra diversi tipi di viaggio, tra cui uno che include un pasto di tre portate a bordo di una carrozza ristorante di prima classe. È il modo migliore per scoprire cosa significava viaggiare nell'Outback circa un secolo fa!
 
In viaggio per Coober Pedy
Dopo essere partito da Port Augusta, sei pronto per i grandi spazi. Per una sosta, lo Spud’s Roadhouse Hotel nel piccolo centro di Pimba è l'ideale. Pimba si trova sul percorso della ferrovia transcontinentale e all'incrocio tra le strade per Alice Springs e Roxby Downs. L'iconico Spud's Roadhouse Hotel è dotato di stazione di servizio, un ristorante e perfino di un bar: senza il minimo dubbio il miglior posto per fermarsi e fare scorta di tutto quello che ti serve prima di arrivare a Coober Pedy.
Anche a Glendambo, ad un'ora di distanza, c'è una stazione di servizio, ma quasi tutti passeranno la cittadina in scioltezza durante il tragitto verso la loro destinazione finale. Dopo Glendambo, in meno di tre ore di strada attraverso il deserto si arriva a Coober Pedy.

Qui è come se fossi arrivato in una specie di metaforica oasi nel deserto. É vero che conta solo 1500 abitanti, ma per gli standard dell'Outback, Coober Pedy è praticamente una metropoli. Una volta lasciato questo piccolo centro sarai di nuovo circondato dalla profonda serenità dei selvaggi spazi aperti australiani. Lungo questo itinerario ci sono pochissime città e insediamenti e molti lo scelgono proprio per questo. I moltissimi chilometri di deserto permettono una specie di fuga nel "nulla", un'esperienza di rara bellezza.
 
Coober Pedy
L'opale è uno dei motivi principali per cui esiste Coober Pedy.  Questa pietra preziosa è stata scoperta qui nel 1915 e da allora la città produce la maggior parte delle opali di qualità al mondo. Ma le opali non sono l'unica cosa degna di nota di questa cittadina per cui vale la pena di visitarla prima di ripartire verso il profondo deserto.
 
Una caratteristica singolare di Coober Pedy è che, a causa delle temperature estreme durante l'estate, molte abitazioni sono sottoterra. Vengono chiamate "dugouts", ma sono di gran lunga più elaborate di quello che il termine riveli - ci sono perfino delle chiese sotterranee! (NdT. "dugout" letteralmente significa "trincea, bunker"). Uno dei dogout che incarna l'ingegnosità degli abitanti di Coober Pedy è la Faye’s Underground Home. Da semplice catapecchia a una sola stanza (adesso trasformata in cucina) fino a un'abitazione completa, con tre stanze, cabine armadio, soggiorno, cantina e perfino una piscina!  Questa casa sotterranea sorprendentemente sofisticata è visitabile dal lunedì al sabato e il biglietto costa poco.
 
Per un'esperienza altrettanto bizzarra, il campo da golf di Coober Pedy ti aspetta per fare un po' di pratica. Di solito qui si gioca di notte con delle palline luminose per evitare le altissime temperature delle ore diurne. E se questo non bastasse, il campo è completamente privo di erba ma - ancor più strano - i giocatori portano con sé una piccola zolla erbosa per il primo tee della partita. Non sarà la tua tipica giornata sul "green" di un campo da golf (neanche lontanamente), ma sicuramente un ottimo aneddoto da raccontare!
 
Una volta pronto per lasciare questa cittadina a dir poco eccentrica, è ora di tornare sulla A87 e di proseguire verso Erldunda, praticamente una fattoria nei pressi di un incrocio.
 
In viaggio verso Erldunda
A circa due ore e mezzo da Coober Pedy, in direzione nord, si arriva a Marla, più che altro un punto d'appoggio per i servizi che offre. Qui davvero non c'è molto di interessante da vedere, ma va benissimo per una sosta e riposarsi un po'. Il Marla Travellers Rest è una stazione di servizio con tanto di supermercato, un'area di sosta per i camper, un pub e perfino una piscina.
Da Marla, in circa due ore e quarantacinque minuti si attraversa il confine tra l'Australia Meridionale e il Territorio del Nord e si arriva a Erldunda, la base perfetta per scoprire Uluru.

Per la prima volta in questo itinerario si prosegue verso ovest e durante il percorso verso Yulara - una città per turisti vicino all'Uluru-Kata Tjuta National Park - noterai subito un netto cambiamento nella conformazione del terreno. Dei bassi crinali sabbiosi costituiscono il paesaggio lungo la Lasseter Highway, con tanto di alberi di acacia e di cespugli di spinifex abbarbicati al suolo di colore rosso. Se sei in viaggio in primavera e d'inverno ci sono state piogge a sufficienza, forse riuscirai anche a vedere dei fiori selvatici.
 
In viaggio verso Yulara
Non c'è alcun bisogno di rimanere a lungo a Erldunda, in fin dei conti è solo un posto dove fermarsi e passare la notte per poi ripartire subito. A circa quarantacinque minuto da Erldunda si trova la Mt. Ebenezer Roadhouse. Offre ovviamente tutti i tipici servizi di una stazione di servizio, ma inoltre vende opere d'arte di artisti indigeni locali. Se ti incuriosisce l'arte aborigena autentica, una breve sosta alla Mt. Ebenezer è praticamente d'obbligo.
In un'altra ora e mezza lungo la Lasseter Highway si arriva a Curtin Springs. Per chi desidera spendere un po' meno per l'alloggio rispetto a Yulara, questo è il posto ideale. Da Curtin Springs a Yulara ci vuole poco più di un'ora, che, considerando che siamo negli enormi spazi aperti dell'Outback, non è che sia poi molto, quindi dipende da te, se cerchi innanzitutto la comodità o vuoi risparmiare un po'. Se per la notte preferisci fermarti il più vicino possibile a Uluru (conosciuta anche come Ayers Rock), allora continua fino all'Ayers Rock Resort a Yulara.

Nonostante la posizione estremamente remota, Uluru attira ogni anno centinaia di migliaia di visitatori, a riprova del fatto che si tratta davvero di qualcosa di straordinario. Probabilmente l'immagine più rappresentativa dell'Australia è proprio questa: l'enorme mole rossa di Uluru che si staglia improvvisa dal deserto circostante. Ma scoprirai preso che l'Uluru-Kata Tjuta National Park non è limitato solo ad una singola roccia.
 
Uluru-Kata Tjuta National Park
Un lato positivo del pernottare a Yulara è che sei proprio vicino all'Uluru-Kata Tjuta National Park. Nel parco non ci sono campeggi, per evitare che l'alto volume di turisti abbia conseguenze negative per questo ambiente così famoso. L'ingresso al parco per chi ha più di 16 anni viene $25 ed è valido per 3 giorni. L'importo viene utilizzato per la manutenzione del parco e un quarto viene devoluto agli Anangu, i proprietari tradizionali e i custodi (insieme al governo) di questo territorio. Tutto sommato non è neanche molto per osservare le meravigliose bellezze naturali di questo parco.
 
Chiaramente, la prima cosa che vorrai vedere è Uluru stessa. Per un'impressione iniziale unica, Uluru è da vedere all'alba o al tramonto. Ai visitatori viene offerto uno spettacolo mozzafiato, con la roccia che cambia continuamente colore in maniera spettacolare. Per vedere Uluru hai fatto così tanta strada e quindi vale la pena di fare un ulteriore sforzo per visitarla quando dà il meglio di sé. Vai verso la zona contrassegnata come Car Sunset Viewing dove è possibile parcheggiare e durante il tramonto godersi sull'enorme parete rocciosa i colori che cambiano fino a che non inizia la notte. L'alba è un'esperienza totalmente diversa, più tranquilla e serena. Il punto di osservazione delle Kata Tjuta (conosciute anche come Olgas) gode della reputazione di essere uno dei migliori del parco per veder sorgere il sole.
 
In ogni caso, per riuscire ad apprezzare le dimensioni di Uluru, uno dei modi migliori è un'escursione lungo il perimetro della base. Un sentiero ad anello di 10,6 km permette di scoprire tutti i piccoli dettagli che rendono questo posto così speciale. É possibile vedere di persona i vari colori e le diverse strutture della roccia arenaria e anche tracce della cultura Anangu. Scalare Uluru non è espressamente vietato, ma per gli Anangu è tabù e ai visitatori viene chiesto di osservare le loro tradizioni e le loro leggi. Effettivamente la vista dal livello del suolo è eccezionale quindi non c'è alcun bisogno di arrivare fino in cima, ma chi proprio vuole vedere il parco dall'alto non rimarrà deluso.
 
Professional Helicopter Services offre una tutta una gamma di tour che permettono di sorvolare la zona per una visuale perfetta: dai tour di soli 15 minuti a quelli all'alba o al tramonto e fino ai pacchetti panoramici che comprendono sia Uluru che Olgas, una prospettiva totalmente nuova ti aspetta! Basta solo ricordarsi di prenotare il tour in elicottero con molto anticipo; sono molto popolari e sarebbe un peccato non riuscire a farlo.
 
Un'altra esperienza unica è esplorare l'Uluru-Kata Tjuta National Park a dorso di cammello. Proprio ad Ayers Rock Resort, Uluru Camel Tours gestisce l'allevamento di cammelli più grande di tutto l'emisfero meridionale. L'entrata nell'allevamento è completamente gratuita e permette di visitare la selleria, apprendere la storia dei cammelli e dei cammellieri nell'Outback australiano e perfino di utilizzare l'area per picnic e barbecue. Vengono organizzati dei tour all'alba e al tramonto, dei tour di giorno e anche un tour che comprende una sontuosa cena a lume di candela sotto il cielo stellato, con vista sul parco.
 
Abbiamo già menzionato le Kata Tjuta, o Olgas, ma meritano molto più di un breve cenno superficiale. Questo gruppo di formazioni rocciose a forma di cupola è meno famoso di Uluru, ma non meno rimarchevole; secondo alcuni il senso di meraviglia che si prova qui è anche maggiore di quello che si sente a Uluru, ormai troppo commercializzata. C'è molta meno gente e in più il canto degli uccelli all'alba e i giochi di luce sulle rocce al tramonto contribuiscono ad un'esperienza che non dimenticherai molto facilmente.
 
Le caratteristiche naturali dell'Uluru-Kata Tjuta National Park sono già di per sé qualcosa di incredibile, ma sono inoltre profondamente significative per la mitologia degli indigeni proprietari tradizionali del territorio. Per un'introduzione autentica alla cultura del popolo Anangu, metti in programma una giornata per effettuare il tour di Cave Hill. Si parte in fuoristrada dall'Ayers Rock Resort e si entra in profondità nel deserto delle Pitjantjatjara Lands. La posizione stessa di Cave Hill ha un significato molto profondo per gli Anangu, ed è connessa al mito della creazione in cui compaiono sette sorelle. Una guida Anangu ti porterà a scoprire gli antichi miti legati a Cave Hill, a vedere delle magnifiche pitture rupestri e a salire fino in cima a Cave Hill per una magnifica vista a 360° del deserto, fino a Uluru (a 100 km di distanza) e alle Musgrave Ranges. Il tour dura dalle sette alle otto ore e comprende sia il tè del mattino che il pranzo al sacco; se sei interessato alla cultura aborigena vale proprio la pena di pianificare una giornata extra per visitare Cave Hill.
 
Una volta impressi per bene nella mente i panorami e le storie dell'Uluru-Kata Tjuta National Park è ora di partire verso lo stupendo Kings Canyon.

Proprio quando pensi che l'Outback abbia ormai esaurito tutte le sue carte, ecco il Kings canyon. Più o meno a metà strada tra Uluru e Alice Springs, da una foresta di palme si stagliano verso l'alto le antiche pareti in arenaria rossa del canyon. Qui al Kings Canyon non conviene andare di fretta: Uluru è molto più famosa, ma per quanto riguarda maestosità e bellezza siamo quasi alla pari.
 
Il Kings Canyon
É vero che le torreggianti pareti del Kings Canyon sono qualcosa di davvero impressionante ma non sono la caratteristica più notevole del canyon. Quello che contraddistingue questo luogo è l'oasi di verde nascosta in fondo alla gola. In questa parte del deserto le sorgenti d'acqua perenni sono una cosa rara, praticamente non ce ne sono, tranne qui, dove si trova quest'oasi detta il Giardino dell'Eden, con la sua lussureggiante vegetazione attorno ad una pozza d'acqua sempre alimentata.
 
Ci sono tantissime opportunità per arrivare fino a a questo luogo meraviglioso, quindi metti in valigia anche un paio di scarponcini da trekking e preparati a vedere questa stupenda oasi da vicino. La Kings Canyon Rim Walk all'inizio è un po' difficile, ma dopo i primi 500 passi in salita ti aspetta una bella ricompensa: vedute mozzafiato del Watarrka National Park e ovviamente scorci del Giardino dell'Eden, proprio ai tuoi piedi. Dopo di che scenderai fino all'oasi vera e propria. Se la tua condizione fisica te lo permette e se di solito sei una persona attiva, questa è sicuramente l'opzione migliore. Se invece ti va di fare un'escursione meno stancante, al fresco, allora è possibile esplorare solo il fondo del canyon.
La Kings Creek Walk è un'altra opzione molto popolare. Si inizia dal centro del canyon per arrivare ad un punto di osservazione con una veduta spettacolare della vertiginosa parete rocciosa ed è molto meno difficile e dovrebbe essere adatta anche a chi non è particolarmente allenato.
Puoi scegliere di fare questi sentieri per conto tuo oppure di partecipare ad una visita guidata con partenza dal Kings Canyon Resort.
 
Chi invece è alla ricerca di qualcosa di più avventuroso sicuramente sarà tentato dai tour in quad di Kings Creek Station. I quad sono i veicoli perfetti per l'aspro terreno dell'Outback e lo scoprirai da solo se deciderai di fare questo tour. Una guida esperta ti accompagnerà in un'escursione nel bush più selvaggio, tra dune di sabbia rossa e fino agli allevamenti di bestiame.
 
Quando sei pronto a continuare il viaggio verso nord, ritorna sulla statale 6 (Larrapinta Drive nel Kings Canyon) e prosegui in direzione nord est fino ad arrivare ad Alice Springs.

Dopo la deviazione per Uluru e il Kings Canyon, sei di nuovo sulla Stuart Highway, ancora una volta in direzione nord. Ma prima di ripartire verso gli ampi, immobili e silenziosi spazi aperti dell'Outback, concediti un po' di tempo per vedere cosa ha in serbo per te Alice Springs, considerata il cuore spirituale dell'Australia.
 
Alice Springs
Ci si potrebbe aspettare che una città in mezzo all'Outback non abbia molto da offrire per quanto riguarda attrazioni e svaghi, ma con Alice Springs (detta anche solo "Alice") le cose stanno diversamente. Sia in città che negli immediati dintorni c'è una notevole varietà di cose da fare e vedere.
 
Un ottimo luogo per iniziare le tue esplorazioni ad Alice è l'Araluen Cultural Precinct. Qui si trovano un teatro, diversi musei e delle gallerie d'arte. Molte delle gallerie espongono opere di artisti aborigeni locali, mentre a teatro si possono vedere film indipendenti o spettacoli dal vivo. I fanatici del volo possono visitare il Central Australian Aviation Museum dove sono in mostra aerei storici e altri cimeli legati all'aviazione. Chi è invece interessato al suolo stesso dovrebbe andare al Museum of Central Australia. Frammenti di meteorite, fossili e presentazioni interattive raccontano la storia geologica e naturale davvero unica dell'Australia centrale. Anche il Central Craft merita di essere visitato, soprattutto da chi desidera sostenere l'artigianato locale.
 
Già nella sola Alice Springs le cose da fare non mancano, ma probabilmente a molti interessano le opportunità per l'avventura offerte nelle vicinanze. Il Larapinta Trail è uno dei percorsi trekking più apprezzati al mondo e segue la dorsale della West MacDonnell Ranges dall'Alice Springs Telegraph Station fino al monte Sonder. Percorrere tutti i suoi 223 km è nella lista delle cose da fare prima di morire degli amanti dell'avventura più irriducibili, ma in molti si accontentano di affrontare almeno una sezione di questo lunghissimo percorso. L'inizio del sentiero si trova a soli pochi minuti dalla città, in direzione nord.
 
Se il sentiero ti sembra un po' troppo faticoso per i tuoi gusti, l'idea di un tour in mongolfiera sorvolando proprio le stesse montagne forse ti piacerà di più. Outback Ballooning opera tutti i giorni, tempo permettendo, e accompagna i turisti a sorvolare e a planare dolcemente al di sopra delle sabbie rosse e delle aspre catene montuose che si estendono ai loro piedi. I voli iniziano a circa 15 km a sud di Alice Springs e l'intera esperienza dura dalle quattro alle cinque ore. Una volta atterrati ti attende un'esperienza unica: un bicchiere di vino o di succo di frutta, accompagnato da muffin, biscotti e formaggi, da gustare proprio dove si atterra, in mezzo al deserto, a diversi chilometri dalla strada più vicina.
 
Tornati in città, ai bambini piacerà moltissimo l'Alice Springs Reptile Centre, che ospita solo creature striscianti e ricoperte di squame. Fai in modo di non perderti l'orario dei pasti delle lucertole o l'opportunità di toccare un pitone dal vivo. Al sicuro dietro al vetro qui si trovano anche alcuni dei serpenti più velenosi al mondo. Molte delle creature del Reptile Centre sono estremamente difficili da trovare allo stato selvatico (e alcune non le vorresti proprio trovare, anche se forse potresti), quindi una visita a questo centro costituisce una rara opportunità di vedere questi animali con i tuoi propri occhi. Dai gechi ai varani, qui i rettili sono i veri protagonisti.
 
Un'altra popolare attrazione legata alla fauna selvatica che piacerà moltissimo sia ai più piccini che agli adulti è il Kangaroo Sanctuary. Il santuario stesso e l'uomo che vi sta dietro sono stati resi famosi dalla serie di documentari della BBC 'Kangaroo Dundee'. Chris 'Brolga' Barnes ha dedicato tutta la vita a salvare e a prendersi cura dei cuccioli di canguro e qui si ha l'opportunità di effettuare un visita guidata ai 36 ettari della riserva di Brolga e osservare questi piccolini fagottini salterellanti,adesso pieni di vita. Le visite si possono effettuare di mercoledì, giovedì e venerdì. É necessario prenotare in anticipo e ti conviene farlo il prima possibile per non perdersi questa opportunità.
 
In viaggio per Wycliffe Well
Per quanto Alice Spring sia bella, in breve sarai di nuovo impaziente di ripartire. A 30 km a nord della città si trova un segnale che ti avverte che stai attraversando il Tropico del Capricorno. Non che ci sia molto altro da vedere, ma se ti va fermati per una foto. A due ore e mezzo di distanza circa da Alice, arriverai alla piccola cittadina di Ti Tree. Sebbene siamo ancora in pieno deserto, Ti Tree è il principale produttore di frutta e verdura della zona, grazie al clima soleggiato durante tutto l'anno e ad un'abbondante riserva d'acqua sotterranea. La sua specialità è l'uva, quindi prendine un paio di grappoli per sgranocchiare qualcosa mentre viaggi. Dopo aver lasciato Ti Tree, in circa un'ora eccoti a Barrow Creek. É un insediamento talmente piccolo che basta un niente per perderlo, quindi se ti ci vuoi fermare prima di arrivare a Wycliffe Well tieni gli occhi ben aperti. A Barrow Creek c'era una volta una stazione di ripetizione della Overland Telegraph, un anello essenziale della rete di comunicazioni che attraversava l'Australia e la collegava all'Europa. La stazione telegrafica è ben conservata e restaurata secondo l'aspetto dell'epoca e può essere interessante per chi si appassiona di storia dell'Australia. Se devi fare rifornimento di carburante o di generi di prima necessità, al Barrow Creek Hotel troverai tutto quello che ti serve. Da Barrow Creek in più o meno un'ora si raggiunge Wycliffe Well, la capitale degli UFO dell'Australia.

Questa tappa del tuo viaggio è l'ultima nell'Outback, ma non significa certo che sei praticamente arrivato. Dalla capitale degli UFO dell'Australia fino al punto in cui il deserto inizia a mollare la sua presa sul territorio, approfitta dell'opportunità di godere un'ultima volta dell'aspra, elegante semplicità del paesaggio dell'Outback australiano.
 
Wycliffe Well
Essere la 'capitale degli UFO dell'Australia' può sembrare un titolo piuttosto discutibile, ma Wycliffe Well ne va davvero fiera. Dalla Seconda guerra mondiale fino ad ora qui sono stati segnalati centinaia di avvistamenti: secondo gli abitanti del luogo sono così comuni che se decidi di rimanere alzato a cercare tutta la notte devi essere proprio sfortunato per non riuscire ad avvistare qualcosa di insolito. Che tu sia 'credente' o 'scettico', non si può negare che il fenomeno contribuisca al fascino di Wycliffe Well.
 
Le Devils Marbles
A circa mezz'ora da Wycliffe Well, in direzione nord, effettua una piccola deviazione per scoprire gli enormi massi di granito noti con il nome di Devils Marbles (NdT: "marble/s" significa "biglia/e"). Create dall'erosione nel corso di milioni di anni, molte di queste rocce si trovano in precario equilibrio una sopra l'altra, quasi a sfidare la legge di gravità. Questi enormi massi di granito hanno un profondo significato per i popoli aborigeni locali e quasi tutta la Karlu Karlu / Devils Marbles Conservation Reserve è contrassegnata come sito sacro, quindi è fondamentale mostrare il massimo rispetto per la zona. Grazie ai numerosi cartelli e segnali, una breve passeggiata da soli, senza guida, tra questi massi ti permetterà di approfondire le tue conoscenze sulla loro formazione e i miti e le leggende locali relative.
 
Tennant Creek
I primi coloni europei di Tennant Creek arrivarono per la costruzione di una stazione telegrafica, ma il vero sviluppo della città è dovuto all'ultima corsa all'oro in Australia, negli anni '30 del secolo scorso. La popolazione crebbe rapidamente da quasi zero a più di 600 abitanti, molti dei quali in un modo o nell'altro coinvolti nell'attività estrattiva. Oggi, anche se la città è tuttora un centro minerario (dove oltre all'oro si estrae anche il manganese), il turismo è l'attività a cui si dà più importanza.
 
Il Battery Hill Mining Centre offre ai visitatori uno scorcio eccezionale della vita quotidiana durante la corsa all'oro degli anni '30: si possono effettuare dei tour della miniera sotterranea, visitare il Mineral Museum, provare a cimentarsi con il lavaggio dell'oro ... un'attrazione da non perdere, soprattutto per le famiglie.
 
Se non vuoi farti scappare l'ultima opportunità di assaporare lo splendore dell'Outback, assolutamente non devi perderti il Kelly's ranch. Jerry Kelly, del popolo dei Warumungu, ti farà da guida durante dei tour a cavallo attraverso gli spettacolari scenari dell'Outback. Si tratta comunque di molto di più di una semplice escursione a cavallo: Jerry sarà entusiasta di condividere la sua conoscenza del cibo, della medicina e della vita nel bush, per un'esperienza nell'Outback autentica e profonda.
 
Dopo Tennant Creek ti attende di nuovo il solito paesaggio selvaggio. Qui ti conviene fare rifornimento di tutto quello che ti potrà servire per il resto della giornata perché, una volta passata la stazione di servizio di Three Ways a 20 minuti a nord di Tennant Creek, oggi incontrerai ben pochi segni di civiltà. Anche Newcastle Waters, dove ti fermerai per la notte, è poco più di un'area di sosta per camper, senza nessun tipo di servizi. Per fortuna, se ti sei preparato per bene, nel tuo camper starai comodo e tranquillo come se fossi in una città molto più grande.

Anche se inizierai a notare un po' più di verde ai lati della strada, il percorso da Newcastle Waters a Katherine attraversa comunque aree molto remote, con solo delle piccole cittadine sparse lungo la strada. Consideralo il modo ideale di uscire dall'Outback e di entrare piano piano in un territorio sempre più popolato e ricco di vegetazione.
 
La città disabitata di Newcastle Waters non offre praticamente niente di interessante se non agli storici più zelanti, quindi conviene partire presto per evitare le ore più calde del giorno.
 
Dopo circa un'ora si arriva a Dunmarra, una stazione di servizio dove fare rifornimento di carburante, cibo e godersi una bibita fresca prima di continuare verso nord. Oppure puoi decidere di rimandare la sosta per altri 48 km, fino a Daly Waters. L'attrazione principale è il Daly Waters pub, dove i viaggiatori sono invitati a "lasciare il segno". I visitatori passati di qui hanno lasciato di tutto, da banconote firmate a reggiseni a una mazza da hurling (uno sport tipico irlandese). Le pareti (e il soffitto) sono pieni di cimeli e presentano una collezione al tempo stesso bizzarra e sorprendente. Quindi non ti dimenticare di lasciare anche tu qualcosa per continuare questa strana ma simpatica tradizione.
Passando per Larrimah, un paesino a 90 km da Daly Waters in direzione nord, ricordati il Big Stubby (una gigantesca bottiglia di birra) e la pantera rosa sulla sedia a sdraio subito a fianco.
Dopo aver attraversato Larrimah ti rimane solo poco più di un'ora per arrivare a Katherine.

Con una popolazione di circa 6-7000 abitanti Katherine non è propriamente una metropoli, ma dopo tutto il tempo passato tra gli spazi aperti dell'Outback, con le sue minuscole cittadine, sicuramente ti sembrerà grandissima! La città offre numerose attrazioni (la maggior parte di carattere naturale) ed è anche la porta d'ingresso per uno dei parchi nazionali più amati del paese: il Kakadu.
 
Katherine
Come molte altre città dell'Australia centrale, Katherine in origine era solo un avamposto della Overland Telegraph, ma da allora è diventata il quarto insediamento del Territorio del Nord per dimensioni, di per sé una destinazione vera e propria. Grazie alla sua vicinanza al Nitmiluk National Park attrae molti visitatori amanti della natura ma anche moltissimi pescatori che accorrono numerosi per i suoi barramundi, un grosso pesce fluviale.
 
Dopo il tragitto lungo e polveroso da Adelaide, la tua visione del paradiso probabilmente sarebbe un bel bagno rilassante in una sorgente termale naturale. Katherine ha proprio quello che fa per te! Le Katherine Hot Springs sono ben nascoste dal fiume Katherine, molto vicino all'autostrada Victoria, a pochi minuti dal centro. Basta solo tener presente che il termine 'hot' (NdT: significa 'bollenti') forse non è il più appropriato: diciamo che sono calde, ma comunque perfette per un bel tuffo in una calda giornata di sole, seguito da un picnic su uno dei bellissimi prati della zona. Vale anche la pena di notare che molti dei luoghi nelle vicinanze di Katherine dove è possibile nuotare (tra cui le Hot Springs) sono chiusi durante la stagione umida per il pericolo di inondazioni.
 
Una visita di Katherine non sarebbe completa senza un'avventura nel Nitmiluk National Park. Comprende una serie di gole lungo il fiume Katherine e l'entrata più vicina è a soli 30 km dalla città, verso nord est, raggiungibile percorrendo una strada asfaltata. Il periodo migliore per visitare il parco è da maggio a settembre. Ovviamente il parco è aperto tutto l'anno, ma l'arrivo della stagione umida e le conseguenti alluvioni limitano di parecchio le attività a disposizione. Se hai tempo solo per una parte del parco di Nitmiluk, scegli la Katherine Gorge. È l'attrazione principale del parco, una serie di tredici gole scavate del fiume Katherine. Le gole abbondano di posti dove fare il bagno e in molti decidono di percorrerle in canoa.

Se invece hai più tempo a disposizione da dedicare al parco e vuoi tirare fuori gli scarponcini da trekking, allora lo Jatbula Trail è un'esperienza da fare assolutamente. Il sentiero segue un percorso segnato da generazioni e generazioni di Jawoyn, un popolo indigeno, e attraversa boschi, zone di boscaglia sugli altipiani di arenaria, foreste e paesaggi fluviali. Per percorrerlo tutto servono 5-6 giorni e i campeggi applicano una tariffa di $3,30 per persona per notte. Il periodo consigliato va dall'1 giugno al 30 settembre: naturalmente è percorribile anche al di fuori di questo specifico intervallo, ma solo da escursionisti esperti, a causa delle temperature estremamente elevate e al rischio di inondazioni. È necessario prenotare in anticipo quindi, se ti va di calcare le orme dei Jawoyn, organizzati per tempo.
 
Una volta tornato a Katherine, la Top Didj Cultural Experience è un'opportunità unica per imparare di più sulla cultura indigena direttamente da artisti indigeni delle regioni di Katherine e del Red Centre. Non si tratta solo del solito 'ascoltare qualche storia', anche se ne sentirai parecchie. Metti alla prova le tue capacità con delle lezioni di caccia con la lancia o con il boomerang, impara ad accendere il fuoco con dei bastoncini oppure cimentati per terminare la tua opera d'arte, che potrai poi portarti a casa. Con la sua reputazione di autenticità e di divertimento per tutte le età, la Top Didj Cultural Experience è un'ottima scelta per gli artisti, le famiglie e chiunque voglia imparare di più sui primi abitanti dell'Australia.
 
Katherine è una città davvero molto carina, e i suoi dintorni lo sono ancora di più, ma non è il caso di indugiare a lungo. Dopo tutto il Kakadu National Park è a meno di due ore di distanza ...
 

È vero che questa è la tappa finale del tuo viaggio, ma il viaggio non è neanche lontanamente finito. Ti aspettano ancora le ricchezze naturali del Kakadu National Park e le delizie di Darwin, quindi preparati a scoprire alcuni dei luoghi più incredibili di tutta l'Australia.
 
Kakadu National Park
L'Australia è un paese ricco di parchi nazionali e aree naturali - in effetti tutto il continente, tranne le città sulla costa, è in gran parte selvaggio. Quindi perché proprio il Kakadu è uno dei parchi nazionali più amati? Forse a causa dell'enorme varietà di habitat naturali che racchiude. O forse per la ricca fauna selvatica. Oppure per il fatto che la sua splendida natura selvaggia occupa una superficie pari ad un terzo della Tasmania. O anche perché qui la presenza dell'uomo risale 40.000 anni fa ed è ancora possibile osservare opere d'arte nate decine di migliaia di anni fa. Probabilmente è una combinazione di tutti questi fattori a fare del Kakadu una destinazione così popolare, sia tra i turisti locali che tra quelli internazionali.
 
Cosa fare nel Kakadu dipende in gran parte da quanto tempo hai a disposizione. Tre giorni sono il minimo per iniziare ad esplorare il parco, ma cinque o sette giorni sarebbero l'ideale. La cosa fantastica di un viaggio in camper è che puoi spostarti facilmente da un posto all'altro e pernottare senza spendere molto, senza dover ogni volta montare e smontare la tenda.
 
Se invece ti piace di più esplorare a piedi, avrai solo l'imbarazzo della scelta. Salire al belvedere roccioso di Ubirr ti ricompenserà con una veduta fantastica della zona, particolarmente verso il tramonto. Una volta qui potrai vedere degli esempi di antica arte aborigena australiana e se sei in visita tra maggio e ottobre i ranger del parco tengono delle lezioni gratuite di arte e cultura indigena. Il sentiero è un anello che si percorre in un'ora circa, abbastanza faticoso e adatto a chi ha almeno una condizione fisica media.

Non è necessario saper pronunciare la Bardedjilidji Sandstone Walk per riuscire a godersela: un'escursione in una foresta di rampicanti, tra enormi pilastri di arenaria, uno dei sentieri visivamente più particolari di tutto il Kakadu. Anche in questo caso, i ranger da maggio a ottobre tengono lezioni gratuite sulle caratteristiche della zona.

Se se interessato a vedere tutto quello che il Kakadu ha da offrire per quanto riguarda l'arte antica, la Nourlangie Rock è la tua prossima tappa. Puoi percorrere un itinerario circolare, passare per un vecchio villaggio aborigeno e osservare magnifici esempi di arte rupestre indigena.

Nel Kakadu ci sono decine di sentieri tra cui scegliere: per trovare quello più adatto vai sulla pagina dei parchi nazionali australianicreata appositamente per quelli come te.
 
Per quanto magnifici, i diversi panorami del Kakadu contribuiscono solo in parte al fascino del parco. In molti vengono al Kakadu National Park per osservare la ricca fauna selvatica. 74 diverse specie di mammiferi, 280 di uccelli, migliaia di insetti ... ma i numeri da soli non riescono ad esprimere il pieno potenziale dell'incredibile biodiversità del Kakakdu.

Una delle creature che di solito i turisti vogliono vedere qui è il coccodrillo. Nel Kakadu non è difficile vederli, basta tenere presente che la tua sicurezza potrebbe essere in pericolo quando ti trovi nel loro habitat. I coccodrilli di acqua dolce di solito sono innocui per l'uomo, ma durante la stagione umida nel Kakadu si possono incontrare anche quelli di acqua salata, più grandi e aggressivi. Qualsiasi coccodrillo dovrebbe essere osservato a distanza di sicurezza e si dovrebbe ragionevolmente presumere che in ogni specchio d'acqua del parco si possano trovare dei coccodrilli potenzialmente pericolosi. Cahill's Crossing, proprio al confine tra il Kakadu e la Arnhem Land, è uno dei luoghi migliori per osservare questi pericolosi rettili. Vai verso la piattaforma panoramica o lo scivolo per le barche più a valle, basta ricordarsi di stare ben lontani dal bordo dell'acqua. Se sei in visita in agosto o in settembre allora sei proprio nel periodo giusto: durante l'alta marea a Cahill riuscirai a scorgere i coccodrilli tutti in fila, pronti per azzannare le triglie che risalgono la corrente.
Anche il birdwatching attira moltissimi visitatori qui nel Kakadu. È difficile che nel parco ci sia un posto dove non sia possibile vedere un'incredibile varietà di meraviglie alate, ma una crociera sul billabong di Yellow Waters è uno dei modi migliori di sfruttare a proprio favore il potenziale ornitologico del parco. Yellow Water Cruises durante tutto l'anno organizza diverse crociere al giorno. Da luglio a novembre c'è anche la possibilità di partire a piedi lungo la passerella che costeggia il billabong.
 
Questo itinerario permette di scalfire appena tutto quello che il Kakadu ha da offrire: per il parco si potrebbe organizzare un itinerario apposito e ancora non si riuscirebbero ad elencare tutte le affascinanti cose da fare i da vedere. Quando il tempo a disposizione per il parco è scaduto, ti aspetta la tua destinazione finale, la città più settentrionale dell'Australia, Darwin.
 
Darwin
La città capitale più piccola di tutta l'Australia, Darwin è comunque grande abbastanza per offrirti un assaggio di fermento cittadino dopo il lungo soggiorno nelle lande desolate dell'Outback. Questa città costiera, con il suo clima sempre mite, è la località perfetta per concludere il tuo viaggio, un equilibrio perfetto tra opportunità di svago e possibilità di approfondire il passato della città e le sue attrazioni più moderne.
 
Il posto migliore per conoscere meglio la storia e il contesto culturale della regione è il Museum and Art Gallery of the Northern Territory. Sia bambini che adulti troveranno moltissime cose interessanti da fare: spesso si tengono mostre interattive, perfette per i bambini che preferiscono un approccio pratico allo studio mentre gli adulti possono scoprire di tutto, dai manufatti del sud est asiatico all'arte indigena, fino allo Sweetheart, un coccodrillo imbalsamato di 5,1m che ha terrorizzato gli abitanti del Territorio del Nord durante gli anni '70 del secolo scorso.
 
E non ti dimenticare che Darwin è una città costiera, quindi è ora di un bel giro in spiaggia. Mindil Beach, vicinissima al centro di Darwin, è famosa per i suoi Sunset Markets, aperti ogni giovedì e domenica sera durante la stagione secca, dall'ultimo giovedì di aprile all'ultimo giovedì di ottobre. Qui troverai cucina praticamente di ogni parte del mondo, prestigiatori, spettacoli di teatro in strada, musicisti locali e internazionali e ovviamente il classico vasto assortimento di gioielleria, articoli in pelle e abbigliamento che ti aspetti nei migliori mercati del mondo. Per cena fai un bel picnic sulla spiaggia oppure solo una semplice passeggiata tra le caleidoscopiche bancarelle per calarti del tutto in questa atmosfera festosa.
 
Se dopo i silenzi dell'Outback il trambusto cittadino ti sembra un po' troppo, i George Brown Darwin Botanic Gardens ti permetteranno di ritrovare almeno una parte di quel senso di serenità. Coprono una superficie di 42 ettari poco a nord del centro di Darwin e, grazie alla posizione tropicale, sono ben diversi dalla maggioranza dei tradizionali giardini botanici. Sono anche gli unici giardini botanici al mondo in cui crescono piante marine e di estuario. La flora potrebbe esserti nuova e sconosciuta, ma, se gli spazi verdi ti rilassano, allora il senso di pace e tranquillità che si trova qui ti sarà sicuramente familiare.
 
Un acquario si trova in ogni città di una certa dimensione, ma Darwin è andata oltre e offre un'esposizione marina ben più notevole della solita collezione di pesci nelle loro vasche. All'Indo Pacific Marine potrai osservare un ecosistema perfettamente funzionante di barriera corallina. Anche se non si trova al largo, non c'è quasi nessuna interferenza umana con le creature e il loro ambiente: l'acqua non viene filtrata o cambiata e ai pesci non viene dato da mangiare - il sistema è completamente autosufficiente. Questo permette ai visitatori di osservare il bellissimo ma fragile habitat marino del Territorio del Nord nella maniera più autentica possibile, a meno che di non andare direttamente ad immergersi sulla barriera stessa. Ci sono anche delle visite notturne durante le quali i visitatori possono osservare cosa succede sulla barriera corallina dopo il tramonto - un'esperienza quasi impossibile da provare altrove.
 
Un'altra esperienza unica di Darwin è andare a vedere un film al Deckchair Cinema. Si trova in prossimità del porto di Darwin e qui puoi ammirare il sole che si tuffa nel mare al tramonto gustandoti un buon pasto e un drink nel bel mezzo di un giardino tropicale ... e lo spettacolo deve ancora iniziare! Puoi comprare qui qualcosa da mangiare cibo oppure puoi portarti qualcosa da casa. Non è permesso portare bevande alcoliche, ma puoi prendere una birra o un bicchiere di vino da sorseggiare durante il film al chiosco del Deckchair Cinema. Con un programma molto eclettico di film per la famiglia, film stranieri e australiani, il Deckchair è il modo perfetto di trascorrere una serata di relax a Darwin. Ricordati di portarti un paio di cuscini per stare più comodo sulle sedie a sdraio in dotazione.
 
A Darwin e dintorni potresti passare delle intere settimane ad esplorare tutto quello che la zona ha da offrire, ma alla fine arriva il momento di riconsegnare le chiavi del tuo caravan e di tornare a casa. Non importa quanto lontano andrai dal cuore rosso dell'Australia, perché probabilmente non ti dimenticherai mai i panorami stupendi e le le esperienze che hai vissuto durante questo viaggio.